ASSOCIAZIONE MUSICALE CULTURALE JACOPO VITTORELLI
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ASSOCIAZIONE MUSICALE CULTURALE JACOPO VITTORELLI


L’Associazione Musicale Culturale Jacopo Vittorelli si è costituita per volere di un gruppo di genitori, docenti ed ex allievi dell’indirizzo musicale della scuola Vittorelli di Bassano e prosegue idealmente la precedente esperienza associativa, conclusasi per lasciare il posto ad un’organizzazione maggiormente strutturata, pur basandosi essenzialmente sull’attività di volontariato.
L’Associazione è fortemente orientata alla promozione della musica, della formazione e della cultura musicale. Organizza concerti, gemellaggi con altri gruppi musicali, corsi di formazione, momenti di aggregazione, campus musicali, sia per i soci sia per i giovani del territorio ed è convenzionata con i conservatori di Castelfranco e Vicenza al fine di certificare e qualificare la preparazione didattica dei giovani musicisti.
I soci sono giovani musicisti (della scuola ed esterni), genitori, docenti e i simpatizzanti che ne sostengono i progetti.

JACOPO VITTORELLI

Jacopo Vittorelli nacque a Bassano nel 1749 e vi morì nel 1835.
Fu poeta e librettista, esponente della poesia anacreontica, noto in particolar modo per le “Anacreontiche ad Irene”. Fortemente legato alla sua terra, vi si allontana a tratti, frequentando Brescia, Venezia e Padova.
La sua opera è quindi riferita alla sua città, Bassano, ai suoi abitanti e ai suoi luoghi, e nonostante ciò di Vittorelli si trovano testimonianze concrete anche all’estero, dovute ai luoghi di stampa dei suoi versi.
Amico di Giuseppe Remondini e Bartolomeo Gamba, deve anche a loro e al genio imprenditoriale dei Remondini di Bassano, la divulgazione scritta delle sue opere, sia in Italia sia all’estero, veicolate efficacemente anche grazie alla grandissima qualità e all’innovazione dei prodotti remondiniani.
I versi di Jacopo Vittorelli si prestano alla trasposizione in musica e all’insegnamento del canto. Numerosi maestri di canto in Italia e in Europa cimentarono i loro allievi sui versi vittorelliani, spinti anche dalla cantabilità della lingua italiana.
Nell’ottocento grandi compositori come Verdi, Schubert, Donizzetti, Bellini si uniscono alla nutrita schiera di coloro che mettono in musica i versi di Vittorelli, come “Guarda che bianca luna”, tratta dalle “Anacreontiche ad Irene”:
​
Guarda che bianca luna!
Guarda che notte azzurra!
Un’aura non sussurra,
non tremola uno stel!
L’usignoletto solo
va dalla siepe all’orno
e sospirando intorno
chiama la sua fedel.
Ella, che il sente appena,
già vien di fronda in fronda,
e par che gli risponda:
“Non piangere, son qui”.
Che dolci affetti, oh Irene,
che gemiti son questi!
Ah! mai tu non sapesti
rispondermi così.

Bassano ricorda il suo illustre poeta dedicandogli una via, con delibera comunale del 1900, e la storica scuola media, fondata nel 1922. I discendenti di Jacopo Vittorelli hanno disposto un generoso lascito a favore della formazione dei giovani, oggetto di un premio annuale istituito in sua memoria.
Ascolta: “In solitaria stanza”, di Jacopo Vittorelli, musica di Giuseppe Verdi e cantato dal tenore statunitense Lawrence Brownlee.
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